Effetto “Stoner” : come rimanere incollati a un libro

Buona sera amici lettori! Oggi vi ripropongo la lettura della mia recensione di un romanzo che ha fatto (e fa ancora) parlare molto di sé. Si tratta di “Stoner” di John Williams. Qui di seguito la mia recensione pubblicata su Eden Style Magazine nell’agosto del 2012. Buona lettura a tutti!

Stoner

Stoner

di John Williams  (Fazi Editore)

Prezzo di copertina 17.50€  / 4.99€ in ebook

(acquistabile su Amazon : 14.88€)

La mia recensione4 - L'angolino di Ale

Questo libro è una calamita:  una volta entrati nella vita di Stoner sarà impossibile uscirne. Tutto il racconto è talmente ben scritto che ti tiene incollato alle pagine dalla prima all’ultima riga. Ma andiamo per ordine. Chi è Stoner? Stoner è un ragazzo timido, schivo e riservato che vive in campagna e lavora nella terra dei genitori. La sua vita è umile, fatta di duro lavoro nei campi ; c’è poco spazio per i sentimenti. Nonostante tutto i suoi genitori decidono di mandarlo a studiare in città. Stoner dapprima coglie questa opportunità come un modo per apprendere nuove tecniche utili per migliorare il lavoro in campagna, ma successivamente si renderà conto che questa esperienza deve essere un modo per crearsi una vita al di fuori dell’ambito familiare. Intraprenderà così, con non pochi sacrifici, una carriera universitaria che gli permetterà di diventare professore universitario. Stoner si dedica anima e corpo allo studio e ,con dedizione, riesce a far sì che questo lavoro intellettuale divenga la sua unica ragione di vita.

Questo lavoro infatti diventa un modo per riscattarsi dal lavoro della terra lasciatosi alle spalle, e diventa così un elemento gratificante per il giovane Stoner. Dovrà però combattere e fare i conti con la malvagità e l’invidia di alcuni colleghi, primo fra tutti Lomax il quale cercherà di ostacolare in ogni modo il suo percorso di crescita professionale. Stoner trascorre molti anni immerso tra le letture ed i suoi studi finché finalmente non riesce a scoprire il valore degli affetti e dell’infatuazione. Edith diventerà sua moglie, ed attraverso alcuni suoi comportamenti infantili capirà molti aspetti della psicologia umana. Ma solo attraverso la conoscenza di Katherine avrà modo di scoprire la vera passione.  Mentre alcuni suoi colleghi si arruolano per andare a combattere la Guerra , Stoner decide di rimanere per “combattere”  la sua guerra, quella con la vita quotidiana, affrontando alcuni interrogativi tipici di ogni essere umano. Anche più tardi negli anni, quando ormai stanco e senza più energie, continuerà a combattere contro molti “mali” , i quali però non gli impediranno di compiere il suo cammino verso la felicità e di effettuare molte altre scoperte, facendo finalmente ordine nella sua vita.

John Williams ha scritto un vero e proprio capolavoro, dal linguaggio e stile ineccepibili. Uno dei pochi libri davvero di “qualità” usciti negli ultimi tempi. Un libro toccante, straziante, commovente, ricco di emozioni. Questo libro è intenso e Stoner è un personaggio indimenticabile, si potrebbe dire “tutto d’un pezzo”.  Stoner è forte (“stone” in inglese significa “pietra”) e fragile al tempo stesso;  è  un uomo virtuoso.  John Williams ha sapientemente dosato parole, sentimenti, punti e virgole, creando un capolavoro con uno stile senza eguali. Un fenomeno letterario da non perdere.

© L’angolino di Ale – Riproduzione riservata

32 pensieri su “Effetto “Stoner” : come rimanere incollati a un libro

  1. Eureka! Finalmente ho trovato un tuo commento su un libro che ho letto alcuni mesi fa e sul quale ho pure scritto. Devo dirti che a livello Universitario la sua lotta per la meritocrazia mi ha portato a tifare e schifare, mentre la vita con la moglie è stata un fallimento così ho tifato ancora…ma il di-amante è per sempre!

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