Ovunque tu sarai di Fioly Bocca

Buongiorno a tutti! Come state? Oggi vi parlo di una lettura davvero bella, un libro che mi ha davvero emozionata e che quindi consiglio assolutamente a tutti voi. Si tratta di “Ovunque tu sarai” di Fioly Bocca. Attendo i vostri commenti e buona lettura!

Titolo : Ovunque tu sarai
Autrice : Fioly Bocca
Pagine :   160
Prezzo di copertina :  12,00 €  cartaceo
(disponibile anche in eBook)
Casa editrice :  Giunti
Genere : Narrativa contemporanea
(acquistabile anche su Amazon)

Trama : Anita vive da tanti anni a Torino ma è cresciuta sulle Dolomiti, dove il vento soffia sempre e l’aria è fresca, e dove di recente è costretta a tornare spesso per via della terribile malattia di sua mamma, che se la sta portando via velocemente. Per farle sentire tutto il suo amore, Anita scrive ogni sera una email per augurarle la buonanotte, dove però non racconta la verità. Non le dice che il lavoro all’agenzia letteraria non è entusiasmante come pensava, né che il suo fidanzato di lungo corso, Tancredi, è distratto, distante, stolido. Anzi, scrive che stanno programmando le nozze per dare il via a quella famiglia numerosa che Anita ha sempre desiderato. Durante uno dei viaggi in treno, Anita incontra Arun, un ragazzo italocambogiano, scrittore di libri per bambini, al quale basta guardarla negli occhi per leggere tutta la sua tristezza. Un incontro che la colpisce. Ma chi è Arun? Perché, anche se cerca di tenerlo lontano, qualcosa la riporta a lui? È forse questo il regalo che le ha lasciato in eredità sua madre?

La mia recensione

Benché sembri impossibile, a volte un incontro può stravolgere la nostra giornata ed anche il corso degli eventi. Anita, la protagonista del romanzo, intraprenderà un viaggio in treno per raggiungere Antonio e Agnese, papà e mamma. La malattia di quest’ultima sembra non lasciare dubbi sul futuro. Anita in cuor suo sa già come andranno le cose ma, nonostante tutto, continua a crederci. Questo romanzo ti conquista subito sin dalle prime righe. I sentimenti ti travolgono senza via di scampo.

Anita racconta in prima persona il suo modo di affrontare la malattia della madre. Lo fa in punta di piedi, nelle profondità della sua anima, senza mai perdere del tutto il controllo.

Capita di cercare le risposte o semplicemente un conforto nelle vite altrui, in una voce nuova, un gesto diverso e l’incontro sul treno con Arun sarà provvidenziale da questo punto di vista. I due iniziano a raccontarsi reciprocamente, senza alcun imbarazzo, facendo così cadere immediatamente i veli della classica timidezza tra sconosciuti. Questo scambio di idee, di esperienze e di paure sarà di aiuto ad entrambi. Le loro chiacchierate sono spontanee: parole e ricordi si incastrano in un quadro sbiadito dal tempo. Queste conversazioni rappresentano un modo per liberarsi dai brutti pensieri, per alleggerire il cuore e cercare di dare un senso al tutto.

Se potesse telefonarmi il Futuro mi rivelerebbe che la specialità della Vita è quella di tessere trame e incrociare destini.

Accettare un cambiamento non è mai facile ma arriva un punto in cui dolori e pensieri si fondono, lasciando spazio solo alla voglia di vita e di futuro. Vorremmo poter parlare proprio con lui: il nostro Futuro, per sentire cosa ha in serbo per noi. Talvolta il dolore è utile per tornare ad avere progetti, per costruirsi un “io” nuovo che possa spazzare via le catene del passato, anche se non è facile affrontarlo.

Come nelle fiabe, c’è sempre un modo per spezzare l’incantesimo, anche se questo significa, il più delle volte, sacrificare qualcosa di sé. La vita a volte ci invia dei segnali che sta a noi saper cogliere e sfruttare ed Anita dovrà compiere questo viaggio dentro di sé per ritrovare un po’ di coraggio.

Talvolta per raggiungere la propria meta è necessario abbandonare le certezze, lasciandosi andare, sprigionando la parte istintiva che c’è in noi, lasciando spazio ad un ricordo dolce, intimo, di un passato che non tornerà più ma che rimarrà per sempre vivo nella nostra mente.

Malgrado le tematiche drammatiche, intense, malinconiche, all’interno di queste pagine viene sprigionata una carica di positività nei confronti di un destino, talvolta beffardo, ma  concretamente spianato dinanzi a noi; pronto, quindi, per essere modellato a seconda della strada che decidiamo di imboccare.

Tutto cambia, nonostante la nostra volontà ottusa di fermare il tempo. Quello che non scegli tu, la vita lo decide per te.

Ovunque tu sarai” è una lettura bellissima, intensa, toccante scritta molto bene. Racconta di un amore che è racchiuso in un respiro immenso di vita; in quel legame unico tra madre e figlia che si genera ancor prima della nascita e che non avrà mai fine.

Direi un fantastico esordio quello di Fioly Bocca la quale, attraverso uno stile gentile, armonico, con parole chiare, ordinate, a tratti quasi poetiche, ha saputo mettere in luce tutte le emozioni dei personaggi. È un libro denso di sogni con un misto di sofferenza e voglia di riscattare un destino che a volte ci sfugge di mano ma che ci appartiene e ci restituisce la consapevolezza di noi stessi. Quel destino che a volte va aiutato, va guidato verso la direzione giusta, sfidando la paura di cadere nel vuoto.

Perché la vita tradisce , ma sempre rigenera sé stessa. Caparbia, non si fa mettere da parte

Alessandra - L'angolino di Ale (black)

 

 

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