BOOKS OVERVIEW #20

Book overview - L'angolino di Ale

Come contrastare il caldo torrido, l’afa e le zanzare? Semplice! Con un buon libro! Non potevo lasciarvi orfani della rubrica Books overview“ – Uno sguardo sulle novità letterarie così eccomi qui a proporvi qualche nuova uscita da mettere in lista. Non mi resta che augurarvi un buon fine settimana! Buona lettura!

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BOOKS OVERVIEW #18

Books overview - L'angolino di Ale

Buon martedì lettori! Lo so, le nostre wishlist sono ormai delle liste infinite. Vi capisco benissimo! Ma vi assicuro che c’è sempre qualche nuova letturina da aggiungere. La rubrica “ Books overview “ – Uno sguardo sulle novità letterarie vi aspetta, come sempre, con qualche titolo da inserire nella vostra lista dei desideri. Buona lettura a tutti!

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BOOKS OVERVIEW #15

Book overview - L'angolino di AleCiao a tutti, amici! Cosa leggerete di bello durante questo fine settimana? Se siete indecisi vi lascio qualche assaggio letterario di alcuni libri in uscita: la rubrica “ Books overview “ – Uno sguardo sulle novità letterarie vi aspetta con qualche titolo da inserire nella vostra lista dei desideri. Buona lettura e buon weekend!

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Recensione: Volevo essere Audrey Hepburn di Vanessa Valentinuzzi

Buona domenica lettori! Oggi parliamo di sogni. Quelli che ciascuno di noi custodisce nel proprio cassetto. Viola, la protagonista del romanzo di Vanessa Valentinuzzi, ci insegna a tirarli fuori per provare a realizzarli. Buona lettura!


Volevo essere Audrey Hepburn

Titolo  Volevo essere Audrey Hepburn
Autrice : Vanessa Valentinuzzi
Casa Editrice :  Newton Compton Editori
Pagine :   317
Prezzo :  9.90 € cartaceo
(su Amazon: 8,49€ cartaceo / 4,99 eBook)
La trama: Viola Parini ha trent’anni e sogna di diventare sceneggiatrice di commedie romantiche. Dopo lo shock per la fine di una storia, proprio quando le sembra che la sua vita stia andando a rotoli, è invece in arrivo qualche sorprendente novità. Si trasferisce in una nuova casa dove organizza cene raffinate per ospiti selezionati. Viola ottiene un colloquio con la presentatrice TV più famosa del momento, la quale arruola Viola nella sua trasmissione. Quando Viola riesce a ottenere una rubrica tutta sua, si trova a dover fare i conti con l’affascinante direttore di rete.
La mia recensione4 - L'angolino di Ale
Noi donne siamo delle sognatrici nate. È inutile negarlo. Basta un nonnulla per far iniziare un film nella nostra mente (a volte, direi, proprio delle serie televisive!) e da un granello di sabbia, in men che non si dica, abbiamo già costruito un castello incantato. Viola, la protagonista del romanzo, ha dovuto ben presto aprire gli occhi su una realtà non sempre così rosea. Ma non sarà sufficiente un ex insensibile e sleale a fermare la caparbietà di Viola. La sua forza proviene da solide amicizie e da un rapporto aperto e sincero con la famiglia, in particolare con la nonna, Miriam. Quest’ultima, con il suo caratterino tutto-pepe, riuscirà a liberare la nipote da alcuni timori, dandole quella sferzata di sano ottimismo necessario per ripartire verso nuove mete. Il sogno di Viola è quello di scrivere una sceneggiatura per il cinema ma sembra un miraggio talmente lontano da sembrare quasi impossibile. Sebbene la delusione per la storia finita male sia tanta, quando si chiude una porta, altri nuovi inizi possono prospettarsi all’orizzonte. Viola ricomincia da una nuova casa, in centro a Roma, nella quale organizza, grazie alla complicità della sua migliore amica Cecilia, alcune eleganti cene settimanali per ospiti desiderosi di rilassarsi con del buon cibo. Il “Cous Cous Club” è un progetto ambizioso e conviviale che riscuote moltissimo successo tra i commensali, i quali fanno a gara per prenotare un posto su quella fantastica terrazza tra calici frizzanti e piatti succulenti. Quasi per caso Viola conoscerà Zazie, una famosa conduttrice televisiva, la quale, affascinata dalla sua bravura e maestria in cucina, la trascinerà nel magico mondo della TV. Inaspettatamente sarà un bizzarro manuale il punto di partenza e, grazie a quest’ultimo, per Viola inizierà un nuovo percorso di crescita che le farà scoprire nuovi lati di sé stessa e nuove esperienze professionali (e non solo).
Il manuale invitata semplicemente ad ascoltare l’altro. Forse, in tempi frenetici ed inquieti come i nostri, era proprio quello l’ingrediente mancante”
Viola potrà finalmente scatenare la propria fantasia e creatività, mettendo sul tavolo idee brillanti e fresche, le quali si dimostreranno vincenti. Il suo modello di ispirazione è Audrey Hepburn e come biasimarla! Audrey è stata (e sarà per sempre) un esempio di rara eleganza e bellezza. Proprio ispirandosi al famoso cappello da lei indossato in “Colazione da Tiffany“, nascerà una rubrica TV creata da Viola, nella quale se ne vedranno delle belle.
Lo stile di Vanessa Valentinuzzi è vivace, divertente e racconta la vicenda in modo spensierato. Si tratta di un romanzo rosa adatto a chi desidera entrare in un film romantico, anche solo per poco tempo.
Si percepisce l’effervescenza di questo romanzo sin dalla copertina, così allegra e colorata da mettere subito di buon umore. L’autrice ci insegna l’arte di realizzare un sogno, tagliando i ponti con il proprio passato e le vecchie ed inutili debolezze. Imparare dai propri errori si può, l’importante è trovare sempre la giusta energia per mettersi alla prova. Come dice Viola:
L’importante è respirare. Il segreto è tutto nel diaframma. È solo una questione di cipria e diaframma
Basta poco per sentirsi sicure di sé stesse e pronte per lanciarsi in un nuovo progetto di vita che, certamente richiede fatica e sacrificio, ma può anche celare grandi soddisfazioni.
La vita, a volte, ci riserva, proprio dietro l’angolo, piacevoli sorprese ed interessanti incontri. Basta tenere sempre alta l’attenzione e l’entusiasmo, senza perdere mai il sorriso e la passione per ciò che si fa. Dopotutto il lieto fine lo scriviamo noi. Tutti i giorni.
Dobbiamo dar voce ai desideri

L'autrice4
Vanessa ValentinuzziVanessa Valentinuzzi è nata a Roma. È laureata in Lingue e Letterature straniere ed è specializzata come traduttrice ed interprete. Il suo libro d’esordio è “Volevo essere Coco Chanel” uscito nel 2011 per Avagliano Editore.  Questo è il blog dell’autrice.


© L’angolino di Ale – Riproduzione riservataAlessandra - L'angolino di Ale (black)

Recensione : Il ballo di Irène Némirovsky

Ciao a tutti, amici dell’angolino! Oggi chiacchieriamo su un brevissimo romanzo di un’autrice capace di raccontare le vicende e le invidie di ricche famiglie di inizio ‘900, con un’eleganza ed una precisione senza eguali: Irène Némirovsky. Siete tutti invitati a “Il ballo”. Buona lettura!


Titolo :  Il ballo

Autrice :  Irène Némirovsky

Traduzione di Alessandra Di Lernia

Casa editrice :  Newton Compton Editori

Pagine :  123 – Prezzo :   0.99 € cartaceo

(su Amazon : 0,84 € cartaceo)

Trama

“Il ballo” è la storia di una perfida rivincita all’interno di una ricca famiglia. Per i Kampf l’organizzazione del ricevimento è un’occupazione serissima. Tutto deve funzionare alla perfezione. Proprio per questo, il ballo, che dovrebbe segnare l’ingresso della quattordicenne Antoinette nella brillante società parigina, è un sogno più per la madre, volgare e arcigna, che per la ragazza.


La mia recensione

In questo romanzo, pubblicato per la prima volta nel 1930, tutto ruota attorno all’organizzazione di un ballo, come si può facilmente capire anche dal titolo. A casa Kampf è tutto un fermento. Antoinette, la giovane e prediletta figlia di due genitori occupati nella scalata sociale, è stanca della disattenzione dei suoi genitori ai suoi reali bisogni. Questa famiglia, di umili origini, si è arricchita progressivamente ed è a un passo dal diventare una vera famiglia nobile. Nel frattempo Antoinette si sente sempre più sola in questa grande casa, nella quale nessuno le chiede un parere, dove nessuno la coinvolge nelle attività quotidianamente. Inizia a sentirsi stanca di questa situazione: mai uno sguardo o una parola carina, mai un abbraccio o un miraggio di affetto.

La madre, avara, spietata ed insensibile non accompagna la figlia attraverso il difficile periodo dell’adolescenza ma, al contrario, la sbeffeggia senza pietà. L’unico obiettivo è far sì che la figlia faccia il suo ingresso nella società “bene” e faccia le giuste conoscenze per garantirsi un roseo futuro. Il suo ingresso nella società parigina dovrà essere indimenticabile e, soprattutto, dovrà lasciare il segno. Con l’energia e l’astuzia dei suoi quattordici anni, Antoinette cerca di divincolarsi dalla presa insistente della mano della madre. La situazione sta diventando insostenibile ed Antoinette soffoca la sua disperazione tra salate lacrime e preghiere di liberazione.

La costruzione dei personaggi è impeccabile. La figura materna, così avara ed egoista, emerge con prepotenza tra le pagine del libro. Così come la fragile figura della giovane Antoinette, confusa ma determinata a dare una svolta a questa situazione, serba in sé la voglia di vendicarsi da una madre assente, solo attenta alle proprie personali ambizioni. Non sarà facile per Antoinette riuscire a sopravvivere tra i piani predisposti dalla madre, fredda calcolatrice, ed una società che poggia le proprie basi sull’apparenza e l’ipocrisia.

Il ballo” è un racconto breve nel quale l’autrice dipinge, con pennellate precise ed uno stile asciutto e chiaro, un sentimento di rabbia nei confronti di una società arrivista e senza scrupoli.

Al di là della storia, che risulta appunto troppo breve per far sì che ci si appassioni alle vicende dei personaggi, ho trovato molto interessante lo stile della scrittrice. In pochissime pagine, Irène Némirovsky ha condensato gran parte dei vizi e capricci di una società che, oggi come allora, pone l’accento più sul valore economico che sulla qualità dei sentimenti e dei rapporti umani.

Leggerò senz’altro qualcosa di più corposo di questa autrice, magari “Suite francese“, romanzo nel quale riprende ed argomenta molti temi importanti, tra i quali anche il rapporto tra la media ed alta borghesia dell’epoca.

Voi avete già letto qualcosa di questa autrice? Cosa ne pensate?Alessandra - L'angolino di Ale (black)

© L’angolino di Ale – Riproduzione riservata

Recensione: Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen

Buongiorno a tutti! Oggi vi parlo di un romanzo che sicuramente tutti voi conoscerete già e che moltissimi di voi avranno già letto (e magari riletto!). Si tratta di “Orgoglio e pregiudizio” di Jane Austen. Avevamo già parlato tempo fa di questa famosissima scrittrice inglese (trovate qui la recensione di “Lady Susan“). Voi avete già letto qualche suo romanzo? Siete anche voi fra i milioni di appassionati lettori austeniani?


Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen

Titolo :  Orgoglio e pregiudizio

Autrice :  Jane Austen

Traduttori :  Castellini I. e Rosi N.

Casa editrice :  Newton Compton

Pagine :  256

Prezzo :  6.00 €

(su Amazon: 5.10 € cartaceo / 1.99€ eBook)

La trama Pride and Prejudice” è certamente l’opera più popolare e più famosa di Jane Austen, un vero e proprio “long-seller”. Attraverso la storia delle cinque sorelle Bennet e dei loro corteggiatori, lo sguardo acuto della scrittrice, sorretto da un’ironia tanto più spietata quanto più sottile, annota e analizza fatti, incidenti, parole di un microcosmo popolato da personaggi che avranno molto da insegnare a Dickens e Thackeray.


La mia recensione

È con estrema cautela e riverenza che mi appresto a raccontarvi la mia esperienza di lettura di “Orgoglio e pregiudizio“. Da sempre considerato un capolavoro assoluto della letteratura inglese, è davvero un libro che tutti, almeno una volta nella vita, dovrebbero leggere. Quest’anno si celebrano i 200 anni dalla prima pubblicazione (che risale al 27 gennaio 1813). Due secoli in cui i sogni di milioni di lettori si sono fusi in un’unica grande passione. Un amore che nasce dal rancore, dal pregiudizio appunto. L’incontro tra Elizabeth Bennet e William Darcy non rappresenta il classico colpo di fulmine; al contrario, per svariati motivi, i due inizieranno a disprezzarsi elegantemente, mantenendo un garbato distacco fatto di sottili provocazioni ed una insofferenza reciproca. Tra balli, giochi da tavolo e varie tazze di tè i pettegolezzi e le lunghe discussioni si susseguono tra le varie famiglie di Netherfield. La signora Bennet, madre di Elizabeth e delle sue quattro sorelle, è occupata nel tentativo di trovare al più presto un marito per tutte le sue figlie e lo fa spudoratamente, senza ritegno.

Jane Austen si fa portavoce delle tendenze di un’epoca nella quale trovare un marito facoltoso era l’unico modo per una ragazza di uscire dalle mura domestiche. Sposarsi era l’unico modo per crearsi una vita e spesso, per evitare di ritrovarsi in povertà per il resto della vita, ci si sposava con la persona sbagliata (ma dannatamente ricca), solo per elevare la propria reputazione e quella dell’intera famiglia.

Viene posto l’accento sulla necessità di possedere svariati beni e proprietà di rendita, che conferiscono un’importanza sul piano sociale. Questo a partire dal famosissimo incipit :

« È verità universalmente riconosciuta che uno scapolo in possesso di un solido patrimonio debba essere in cerca di moglie »

I personaggi creati dalla scrittrice inglese sono estremamente affascinanti ed incarnano le mode e gli stili di tutta un’epoca sebbene risultino moderni ed attuali ancora oggi. La costruzione dei singoli personaggi è minuziosa.

Frontespizio della I edizione di “Pride and Prejudice”
Fonte: Wikipedia

Elizabeth (o Lizzy) è un’eroina per tutte noi e con la sua caparbietà ed intelligenza fa sì che la donna esca da quel mondo ovattato e preconfezionato che all’epoca costruiva la donna come un connubio di vanità e superficialità. Lizzy, al contrario, è testarda, sincera, semplice, ironica. Incarna, quindi, un nuovo modello di donna (quella che probabilmente è stata o avrebbe voluto essere Jane Austen) : una figura forte, in grado di sapersi difendere con parole taglienti e leali , capace di relazionarsi con chiunque con garbo e serietà, con forza e dolcezza. Un modello di donna che, grazie alla propria mentalità vivace e genuina, possa sempre vincere, nonostante l’ipocrisia di molte persone gelose tenti di sviarla dall’obiettivo.

Mr Darcy dimostra dapprima una profonda presunzione ed un’arroganza sgradevole fino al punto di mostrarsi disonesto e perfido. Solo successivamente mostrerà la sua vera natura svelando un carattere amabile e dolce.

Splendida anche la descrizione della figura del padre di Elizabeth, il signor Bennet: un uomo acuto, ironico ed estremamente paziente. Un uomo tutto sommato “moderno”, contrario alle menzogne e particolarmente attento alle esigenze delle figlie. Premuroso e vigile soprattutto nei confronti delle due figlie maggiori (Jane ed Elizabeth) in quanto le più sagge e giudiziose tra le sorelle.

La lettura di questo romanzo della Austen è leggera e ricca di sfumature, critica ma mai banale. Un concentrato di emozioni e di ricostruzioni attente che fanno di Jane Austen un’attenta osservatrice degli usi e costumi del suo tempo. Ciascuna parola è ponderata: tutto ciò che esce dalla bocca dei personaggi è minuziosamente studiata. Jane Austen ci descrive nel dettaglio e con infinita e sottile ironia tutti i meccanismi della società inglese del suo tempo. Sebbene alcune descrizioni risultino troppo lunghe e talvolta quasi monotone, non ci si stanca mai di leggere per scoprire come si evolveranno gli eventi.

La passione saprà vincere l’orgoglio di Mr Dacry ed il pregiudizio di Lizzy nei suoi confronti?

Il fatto che questo romanzo sia stato ripreso e rivisitato in mille forme diverse (ad esempio la parodia “Orgoglio e pregiudizio e zombie” oppure “Il diario di Mr. Darcy“) rende ancora di più l’idea del fenomeno mondiale creatosi attorno a questo libro e della vera e propria devozione nei confronti di questa scrittrice inglese.

Anche il cinema non ha saputo resistere al fascino di Lizzy e Darcy ed ha sfornato film e serie tv di “Orgoglio e pregiudizio“. Come dimenticare ad esempio l’attore Colin Firth nei panni di Mr Darcy nell’adattamento televisivo del romanzo della BBC (recentemente andato in onda anche su LaEffe, canale 50 del digitale terrestre).

In occasione del bicentenario della pubblicazione di questo romanzo è interessante domandarsi il perché di tanto successo. Primo fra tutti il tema dell’amore che fa sempre da sfondo ai romanzi austeniani, ma rimane un amore romantico che fa da cornice a quel dipinto meraviglioso composto da personaggi indimenticabili. Il suo è un romanticismo moderno, più che mai contemporaneo. Jane Austen agli inizi del 1800 tratteggiava con la sua penna un mondo che molti ancora oggi sognano (sposare un uomo bello e ricco capace di mantenerti con il suo ricchissimo patrimonio). In secondo luogo un altro motivo di successo è l’accento posto sul femminismo ed anticonformismo rappresentato dalle donne protagoniste dei suoi romanzi.

Chapeau a Miss Austen e alla sua capacità di far sognare, ancora oggi, milioni di donne (e non solo).

Buona lettura a tutti!

Alessandra - L'angolino di Ale (black)

© L’angolino di Ale – Riproduzione riservata