Recensione: La ragazza del 6E di A.R. Torre

Ciao a tutti! Oggi vi presento un libro uscito da pochi giorni per BookMe, la nuova collana di DeAgostini dedicata alla narrativa adulti e crossover: “La ragazza del 6E“. Un thriller che non si risparmia e che esplode tra le mani del lettore, come una mina vagante. Buona lettura!La ragazza del 6E

Titolo  La ragazza del 6E
Autrice :  A.R. Torre
Traduzione di Luca Fusari
Casa Editrice :  BookMe – DeAgostini
Pagine :   320

Prezzo :  12.90 € cartaceo (su Amazon: 10,97€)


La trama L'angolino di Ale

Una città indefinita degli Stati Uniti, un condominio qualunque, un interno anonimo: il 6E. Lì vive Deanna Madden, alias JessRiley19, il nome con cui si guadagna da vivere. Centinaia di uomini fanno la fila per pagare le sue prestazioni sessuali davanti alla webcam. Da tre anni non esce dall’appartamento in cui si è volontariamente reclusa, privandosi del contatto con la realtà esterna, con qualunque essere umano. Una scelta per proteggere se stessa e gli altri. Perché il suo segreto, la sua ossessione, sono più inconfessabili di quelli dei suoi clienti. Un giorno, però, accade qualcosa, che la spinge a uscire…


La mia recensione  L'angolino di AleVietato ai minori di 18 anni. Così potrebbe iniziare la mia recensione di questo romanzo di A.R. Torre. Sin dalle prime pagine lascia presagire duri colpi allo stomaco. L’appartamento del sesto piano (interno E) è blindato. Nessuno entra e nessuno esce. Deanna è il suo vero nome, ma si fa chiamare Jessica Beth Reilly dai suoi clienti che, per 6,99 $ al minuto, cercano dalla sua webcam ciò che non riescono ad avere dalla vita reale. Internet ti può dare tutto (o quasi). Di sicuro ti tiene al sicuro da occhi indiscreti e dal giudizio della gente. Da quando il passato le si è sgretolato tra le mani, Deanna non può uscire. Non può incontrare nessuno. Il suo istinto omicida può emergere da un momento all’altro e, per evitarlo, si è rintanata qui, in questo fetido ed anonimo appartamento. Il suo isolamento è voluto e, sebbene la curiosità di godersi la vita come una persona normale sia tanta, preferisce torturarsi con questa prigionia digitale che la aiuta a non pensare troppo al resto.

La speranza è pericolosa. È come un filo che spunta fuori dalla trama dell’irrazionalità. Se lo tiri, tutto si disfa”

Luci studiate ad hoc e chat sempre attiva per guadagnare dei soldi che non avrà modo di spendere. Ma pare sia questa l’unica via per distrarsi. Una sorta di palcoscenico virtuale nel quale si può essere qualcun’altro e dimenticare, anche solo per una manciata di minuti, tutti i nostri problemi. Deanna si fa recapitare tutto a casa ed apre la porta, con timore e circospezione, solo per ritirare i pacchi che il corriere ha imparato a lasciare sul pianerottolo o per lasciare il sacco dell’immondizia che Jeremy, un vicino di casa conosciuto solo tramite lo spioncino, si è offerto di portare via, senza chiedere nulla.

Uno spioncino rende un’immagine distorta del mondo

“The girl in 6E” – cover originale

Perché Deanna pensa di rappresentare una minaccia verso il prossimo a tal punto da sentire la necessità di tenersi alla larga da tutti? Cosa nasconde il suo passato di così terribile da non poter essere svelato? Vietato ai minori di 18 anni? No, mi sbagliavo. La sua solitudine e quel senso di profonda inadeguatezza fa parte di una mentalità ormai diffusa, soprattutto tra i giovani. Spesso nel web si trovano degli svaghi, giochi inutili che danno un’effimera sensazione di temporaneo benessere. Ma l’insicurezza nasce da dentro e nessuna chat o social network possono sanarla. Talvolta questa antropofobia, questo aver paura della gente, porta all’isolamento. Ma, come per Deanna, lo stare chiusi in casa, senza poter condividere le proprie paure con nessuno, può destare degli istinti pericolosi per sé stessi (con pensieri suicidi) o nei confronti degli altri, con il desiderio di uccidere, solo per il gusto di vedere soffrire l’altro, cercando, in questo modo, di placare la propria sofferenza interiore.

Forse le stelle sarebbero d’aiuto, di notte. […] A letto spalanco gli occhi sul soffitto a volta e vorrei poterci fare un buco, un lucernario sul mondo

Deanna ha 21 anni e la mente offuscata dal dolore, in quanto vittima e carnefice al tempo stesso. Lascia sempre la porta aperta, senza chiuderla mai a chiave. Questo significa che la sua voglia di uscire (o di far entrare qualcuno) è tangibile. Troverà la forza di reagire (e di uscire) grazie alla piccola Annie. La sua missione varrà molto di più di quella diffidenza e paura della gente che l’ha portata a chiudere i contatti con il mondo esterno. Sarà una lotta contro sé stessa e contro quei demoni che le devastano l’anima.

Mi concedo un breve momento di lacrime. Lacrime per l’occasione mancata, per la vita che mi perdo fuori da queste mura

La ragazza del 6E” è un tremendo ed agghiacciante monito nei confronti di una società che naviga molto ma comunica poco attraverso attraverso il cuore. Una società ormai stanca di tutto, che racchiude tutto nel palmo delle proprie mani ma si lascia sfuggire quel “tutto” come sabbia tra le dita. Un romanzo forte, quello di A.R. Torre, che ci porta a riflettere sulle perversioni dell’animo umano e a sperare di riuscire a premere il pulsante “OFF” del computer e di aprire quella porta lasciando entrare aria, luce e tutto il buono che ancora esiste; affinché quei nostri sogni nascosti possano emergere e divenire realtà, anziché venire buttati in un sacco nero della spazzatura, prima ancora di averci provato.

Solitudine. Può essere definita come “la tristezza di non avere amici o un compagno”. Oppure “la tendenza a stare da soli e isolati dagli altri”. Ma possiamo essere soli in un mondo di relazioni virtuali?” (tratto da “LONELINESS IN A CONTEMPORARY WORLD” documento inedito di A.R. Torre)


L'autrice
A.R. Torre abita in Florida ed è autrice di molti romanzi A.R. Torreerotici e non solo, si è dapprima autopubblicata e successivamente è diventata autrice di successo negli USA grazie alla collaborazione con l’editore Harlequin. In Italia i suoi libri sono editi da Harlequin Mondadori e BookMe (DeAgostini). Trovate qui il suo sito ufficiale. La potete trovare anche su Twitter o Facebook.


© L’angolino di Ale – Riproduzione riservataAlessandra - L'angolino di Ale
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Recensione: La stanza del dipinto maledetto di Corrado Spelli

Ciao a tutti! Oggi partiamo insieme alla volta di Perugia, città bellissima e teatro di antiche dispute, scenario perfetto per questo thriller avvincente; libro d’esordio di uno scrittore italiano, Corrado Spelli.

Siete pronti ad entrare nella storia?


Titolo :  La stanza del dipinto maledetto

Autore :   Corrado Spelli

Casa editrice :  Newton Compton

Pagine :  351

Prezzo :  7.90 €

(su Amazon:  6.72 €)

La trama

Perugia, 1540. Quattordici cavalieri, giovani e valorosi, devono difendere la città dall’invasione delle truppe di Papa Paolo III. Ma uno di loro tradisce e trascina i suoi tredici compagni in un patto oscuro, suggellato da un rito satanico e destinato a sciogliersi soltanto 476 anni dopo. Mancano pochi anni a quel fatidico 2016 quando Elizabeth si trasferisce a Perugia. È la figlia del professor Mclnley, uno storico dell’arte venuto da Londra per studiare un misterioso affresco rinvenuto nella Rocca Paolina. La ragazza comincia a frequentare l’università, cerca di fare amicizie, di sentirsi meno straniera. Tra i tanti nuovi compagni di corso incontra Lars, un ragazzo svedese affascinante ed enigmatico. Tra loro nasce subito una storia d’amore. Il professor Mclnley, nel frattempo, studia l’affresco, giorno e notte, senza tregua, tanto da sembrarne ossessionato. Chi sono gli uomini raffigurati nel dipinto? E cosa, di quel passato lontano, condiziona il presente e la vita della famiglia inglese? Intanto una serie di omicidi terrificanti sconvolge la città…


La mia recensione

Quando si inizia la lettura di un thriller ci si prepara ad ore da cardiopalma, ci si immerge nella lettura e, sin dalla prima pagina, ci si guarda furtivamente alle spalle, con il timore che qualcuno ci possa freddare da un momento all’altro. L’approccio con “La stanza del dipinto maledetto” è un po’ differente. La narrazione si sviluppa su due filoni. Il primo ambientato nell’anno 1540 racconta del patto siglato tra il diavolo e quattordici giovani cavalieri medievali. Il secondo, ambientato ai giorni nostri, racconta della vita di Elizabeth Mclnley, una giovane inglese, studentessa universitaria, la quale si trasferisce con la sua famiglia a Perugia per far sì che il padre, studioso di storia dell’arte, possa svolgere l’arduo compito di decifrare un dipinto misterioso rinvenuto proprio in quella città.

Le due descrizioni sono ben equilibrate e tradimenti, accordi maledetti, luoghi bui ed angusti rendono il tutto decisamente affascinante.

Trattandosi del primo romanzo dell’autore, si percepisce una tecnica narrativa ancora non pienamente matura. La storia tarda a “partire” e non riesce a coinvolge il lettore immediatamente. Dapprima si ha la sensazione di trovarsi quasi in un young adult romance, per l’attenta descrizione dei sentimenti della giovane e della sua intesa sentimentale con il tenebroso Lars. Successivamente elementi di suspense e mistero iniziano a creare giochi di luci ed ombre intriganti. Ben presto infatti, immergendosi nei vari capitoli, ci si appassiona al racconto; l’intrigo si fa sempre più fitto e sale sempre di più la voglia di arrivare al termine delle pagine per scoprirne il finale.

Nonostante talvolta la narrazione (principalmente nella prima parte) si perda un po’ tra i vicoli di Perugia, in seguito non mancano colpi di scena e svolte improvvise che mantengono vivo l’interesse del lettore fino alla fine.

Una serie di inspiegabili omicidi scuote gli animi di questa città antica e si cerca in ogni modo di cercare un collegamento tra questi terribili avvenimenti, probabilmente legati in qualche modo al rinvenimento dell’affresco misterioso.

La scelta di Perugia come città è davvero ottima, in quanto città ricca di storia e di vicoli stretti, piazzette, continue salite e discese, rendono questo luogo ricchissimo di fascino. Ottima anche la capacità di far rivivere la storia attraverso personaggi attraenti e determinati.

In definitiva ho trovato questo romanzo avvincente e dalle atmosfere seducenti. Se ci fosse un seguito alla storia non me la lascerei sicuramente scappare.

Gli elementi per un’ottima carriera di scrittore ci sono tutti e fanno ben sperare per il futuro di questo giovane autore esordiente italiano. In bocca al lupo Corrado!


Corrado Spelli è un giornalista e scrittore bolognese che da L'autore4 - L'angolino di Aleanni lavora in un’agenzia di comunicazione.

La stanza del dipinto maledetto” è il suo primo romanzo. Trovate qui il sito ufficiale dell’autore


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Recensione: Io, Anna di Elsa Lewin

Editore: Corbaccio

Anno di pubblicazione :  2012

Abbandonata dal marito e relegata in un modesto appartamento newyorkese, Anna Welles, garbata, colta e disperata donna di mezza età, frequenta party per single, scopo “affettuosa amicizia”, Una sera segue George, appena conosciuto, nel suo appartamento. Su quello che succede dopo ha un blackout totale, ma di certo è l’inizio di un incubo. Bernie, ispettore di polizia malinconico e in crisi con moglie e figlio, incrocia sulla scena di un brutale omicidio l’enigmatica Anna e si appassiona al suo sguardo, intenso e dolente. La cerca con insistenza nei giorni successivi, ma quando finalmente i due si incontrano, lei non ricorda nulla della notte in cui lui l’ha notata, intanto le indagini procedono e l’intuito poliziesco di Bernie combatte con il suo desiderio di amore e condivisione, mentre il mistero sepolto nella mente di Anna incomincia piano piano a emergere.

La mia recensione

UN CLIMA DI CRESCENTE TENSIONE PSICOLOGICA

Anna è una donna fondamentalmente sola : abbandonata dal marito fedifrago che ha preferito una giovane trentenne; ed abbandonata da Emmy, la figlia teenager in cerca di libertà e nuove avventure. Anna cerca di essere forte e decide di non chiudersi in casa, ma al contrario cerca di uscire, di stare in mezzo alla gente. Le feste per single sono diventate la sua valvola di sfogo. Ed è proprio durante una di queste feste che conoscerà un uomo e quasi per gioco deciderà per una sera di abbandonarsi, di lasciarsi andare, uscendo dai soliti schemi che l’hanno tenuta imprigionata fino a quel momento. Gli eventi si susseguono velocemente: viene trovato il corpo martoriato di un uomo in un letto del suo appartamento di New York. Subito partono le indagini. Nel frattempo Anna investe i pochi soldi avanzati, in party e strizzacervelli. E’ debole ed incapace di gestire l’abbandono del marito ed il fallimento con la figlia. Già, ma che legame possono avere l’uomo trovato morto ed Anna? Gli eventi si intrecciano sistematicamente e Bernie, il detective che sta seguendo le indagini, conosce Anna ed i due iniziano a frequentarsi sentendosi inspiegabilmente attratti l’uno all’altra. Bernie, separatosi da poco dalla moglie Linda, si butta a capofitto nel lavoro. Un’indagine è in corso sull’uomo trovato “a pezzi”. L’assassino deve essere trovato e nessuna pista può essere esclusa. Gli indizi però sono pochi: un ombrello giallo e nessun testimone. Altri crimini ed altri cadaveri vengono ritrovati, questa volta si tratta di un ragazzino ritrovato all’aeroporto. I due delitti sono ricollegabili tra loro? Gli investigatori cercano di lavorare il più possibile a questo caso per smascherare il probabile serial killer ancora in libertà nelle strade di Manhattan. Anna non si rende conto di quello che le sta accadendo attorno, ma percepisce solamente una brutta sensazione di “amaro” in bocca. Riuscirà a prendere coscienza dell’accaduto e mettere definitivamente una pietra sopra al passato? Qualcuno riuscirà a comprendere in tempo il disagio di questa donna capace di qualsiasi azione per vendetta, per disperazione, per amore?
Quello di Elsa Lewin è un thriller dal ritmo incalzante, pieno di suspense che lascia senza fiato. Un blackout psicologico che rivela dubbi e misteri sepolti nella mente umana. La scrittrice è una psichiatra newyorkese e la sua competenza in materia fa si che il romanzo sia intenso e ricco di particolari sul disagio mentale di una donna tradita. Il coinvolgimento emotivo è inevitabile. Da questo libro è stato anche tratto un film uscito nel 2011.

Questa mia recensione è stata pubblicata su QLibri

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